Maserati Birdcage: quando lo stile non ha età

Con la Birdcage 75th, basata sulla tradizione Maserati e sulla sua più avanzata meccanica e realizzata in collaborazione con Motorola, Pininfarina riprende il tema dell’auto da sogno pura, questa volta proposto in una sintesi della vision delle tre aziende: design esclusivo, DNA sportivo e innovazione tecnologica. Il felice connubio con Maserati, suggellato dal grande successo internazionale della Quattroporte, viene celebrato attraverso questa scultura hi-tech in movimento che evoca un nuovo contesto del futuro, immaginario ma possibile, e al tempo stesso rende omaggio alle forti e distintive caratteristiche del marchio del Tridente.
Soprannominata “birdcage” per la costruzione del suo telaio con tubi saldati in triangolazione, queste vetture sono veramente uniche grazie al telaio e alla meccanica lasciate a vista sotto inusuali e larghi parabrezza trasparenti anteriori. Il motore centrale inizialmente montato era un 4 cilindri da 260 CV poi sostituito dal V12 3000 in grado di sviluppare 320 cavalli a 8.200 giri/min., derivato dal prototipo della 350S e dalla 250F T2 Grand Prix. Oltre al quarto posto ottenuto alle 24 Ore di Le Mans, la Tipo 63 ottenne ottimi risultati nel 1961 con Walt Hangsen nelle corse americane, vincendo a Bridgehampton, a New York e la 500 Miglia di Elkhart Lake, nel Wisconsin.
Per sottolineare ulteriormente il patrimonio Maserati, grande cura è stata riposta nei dettagli, che contrastano la semplicità elegante della forma affusolata di questo gioiello. Il muso, che come nella Quattroporte contiene la tradizionale pianta trapezoidale Maserati, culmina nella grande bocca ovale fiancheggiata da bassi occhi orizzontali. La bocca aperta adornata con un grande tridente cromato nutre il radiatore montato centralmente e i condotti dei freni, e crea una sorta di ala dalla funzione aerodinamica. I fari, sviluppati in partnership con OSRAM Opto Semiconductors, prevedono una tecnologia LED per lampade frontali con modello OSTAR che è la prima omologata al mondo. I contenitori dei fari sono fresati in alluminio e hanno anche funzione di raffreddamento contro il calore intenso dei LEDs.

Nell’anno della celebrazione dei 75 anni della Pininfarina, Birdcage 75th ritorna dunque alla storica tradizione dei prototipi sportivi estremi che enfatizzavano il rinascimento italiano del car design, iniziato negli anni Cinquanta e protrattosi negli anni Sessanta e primi Settanta.
Quel periodo di ottimismo e sconfinata creatività ha prodotto alcune delle auto più belle e sorprendenti del mondo: mai prima il rapporto d’amore con la velocità e la bellezza era stato così abbondantemente espresso.
Sfidando coraggiosamente gli ideali estetici, quei prototipi sono stati esercizi di creatività e passione, liberi dalle regole e dalle limitazioni del contesto e delle considerazioni contemporanee. Si trattava di pure auto da sogno che evocavano immagini e sentimenti di un futuro utopistico.

Lorenzo Ravella

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